modello pubblicitario

Modello pubblicitario: 1+1=3 Davvero?

Modello pubblicitario
Modello pubblicitario: 1+1 = 3

Come ben sappiamo l’avvento di Internet, il Web (dal web 1.0 al futuristico web 4.0), i Social Network hanno profondamente modificato la modalità di comunicare della società contemporanea. Stiamo vivendo una nuova epoca di importanti e continui cambiamenti una sorta di “Rivoluzione  Comunicativa” grazie alle nuove tecnologie e ai cosiddetti New Media .

Cosa ha portato tutto questo in termini promozionali? Una nuova possibile strategia comunicativa, che tutti abbiamo sotto gli occhi ormai da tempo.

 

Il nuovo Modello pubblicitario

Quando parliamo di nuovo modello pubblicitario non ci riferiamo soltanto dell’investimento On Line equiparabile all’acquisto di spazi pubblicitari delle riviste OFFline, traducibile nella cosidetta “Display Advertising”. C’è molto di più: SEO (Search Engine Optimization) SEM (Search Engine Marketing), affiliazione, PPC (Pay Per Click), Social Adv e tanto altro.

Nell’ambito del panorama pubblicitario, l’unico MEDIA che presenta una crescita annua a DUE CIFRE, ormai da diverso tempo, è INTERNET.

L’ ON Line è un canale che contiene intrinsecamente un processo qualitativamente più focalizzato, e una migliore facilità di contatto diretto con il consumatore, per cui meglio si presta ai nuovi indirizzi strategici, che si orientano verso una maggiore differenziazione.

In un momento in cui il consumatore è bombardato da messaggi continui e crescenti, gli aspetti rilevanti della comunicazione si evolvono e nasce un nuovo modello pubblicitario.

I SOCIAL NETWORK, in particolare, intesi come media contribuiscono fortemente alla creazione di un nuovo modello pubblicitario, in cui si vanno a integrare e intersecare, creando ulteriori sinergie, i risultati di diverse tipologie di mezzi di comunicazione, come è visibile nello schema sottostante.

  • OWNED MEDIA  = Comunicazione DIRETTA Azienda-Consumatore
  • PAID MEDIA  =  Comunicazione pubblicitaria ACQUISTATA dall’Azienda
  • EARNED MEDIA  = Comunicazione INDIRETTA non gestita dall’ Azienda

Il Nuovo Modello Pubblicitario: 1+1 = 3     😉

Il Nuovo Modello pubblicitario
Il Nuovo Modello pubblicitario
Fonte: adattata da Altimeter, 2012

 

Vediamo nel dettaglio le tre aree di azione per chi si vuole promuovere ON Line nel nuovo modello pubblicitario  ben definite da Forrester: Owned, Paid, Earned.

 

 

 

 

OWNED MEDIA

Owned Media. Cosa significa essere proprietari dei canali comunicativi? Vuol dire essere editori, produttori di contenuti, situazione resa possibile oggi, grazie all’avvento dei nuovi strumenti del WEB 2.0 (blog, sito web, social network). La tecnologia ha consentito a chiunque di “dare voce” alle proprie idee trovando un potenziale pubblico, grazie ai nuovi contenitori. Se i nuovi contenitori sono facilmente a disposizione di chiunque, come differenziarsi nell’epoca dell’ Over-Information, caratterizzata da bombardamenti informativi continui?

Ecco la risposta: il “Contenuto”. Fondamentale per l’azienda e il professionista sarà quindi avere una propria strategia comunicativa da definirsi nel PIANO EDITORIALE in relazione al  “Content Marketing Strategy” .

  • Blog
  • Web site
  • Mobile site
  •  Landing page
  • Twitter account
  • Facebook account
  • Contenuti sul web (articoli)

PAID MEDIA 

Rappresentano la logica pubblicitaria tradizionale del “pagare” un “Editore/Concessionaria” per avere visibilità secondo modalità, anche molto diverse da quelle tradizionali come nel caso di Adwords per esempio. Sono i media a pagamento, in base ai quali si paga l’esposizione pubblicitaria al target, che il mezzo consente. E’ il caso di strumenti come quelli di seguito elencati.

  • Pubblicità nei motori di ricerca (SEA)
  • Facebook advertising
  • Promoted Tweets
  • Display ads
  • Sponsorizzazioni

EARNED MEDIA

E’ forse il maggiore desiderio di chi si occupa di Social Media Marketing in termini pubblicitari el’aspetto più rilevandte del nuovo modello pubblicitario.  Si tratta dei contenuti sui media, i Rumors On Line o UGC (User Generated Content), che generano visibilità sui propri prodotti o servizi in modo spontaneo. Sono formule con cui si ottiene pubblicità attraverso le storie raccontate dagli Utenti- Editori (ConsumAutori), nei propri blog o nei commenti di altri blogger, oppure da parte di chi ha condiviso su Facebook una nostra notizia interessante con un “Like”.

  • Commenti nei blogs
  • Re-tweets
  • Condivisione e apprezzamento di contenuti (like & share)
  • WOM (Word Of Mouth, Rumors/Buzz Marketing)

Le diverse aree di azione si andranno poi a integrare e interrelare, per cui, per esempio è possibile che un contenuto sia pubblicato da un blogger, perché è stato anche pubblicizzato sui media tradizionali, che hanno così generato un effetto di amplificazione. L’aspetto rilevante è, comunque, sempre la pubblicazione di contenuti accattivanti, CREATIVI, utili per l’utente finale.

Solo così prevarrà la CONDIVISIONE (“share and enjoy”), parola top del WEB 2.0, che consentirà ulteriore diffusione e pubblicità indiretta ai propri prodotti/servizi.

Il Novo Medium
Il Nuovo Medium

Il nuovo modello pubblicitario è quello del Marketing NOT-Marketing che vede fondamentale la figura del fan dell’ipotetica pagina aziendale piuttosto che del follower del blog o di un qualsiasi social network, di cui può diventare indirettamente promotore del business aziendale.
E’ un’area delicata per l’aspetto della credibilità e della fiducia, alimentata dal concetto di “Verità” già definito, che ne favorisce la diffusione: le notizie dei ConsumAutori sono spesso meglio percepite rispetto a quelle pubblicitarie tradizionali, verso le quali c’è una sorta di rigetto legato alla consapevolezza di una loro più facile mancanza di trasparenza, per un implicito connaturato aspetto seduttivo strettamente finalizzato alla vendita.

Il potenziale cliente NON-Cliente, colui che sarà il vero “Medium” dei nostri contenuti è anche l’Autore, o meglio il ConsumAutore che andrà a creare l’ “Earned Media”, quella “maggiorazione” pubblicitaria che ci può portare a dire “IDEALMENTE” (ovviamente):

“ Con il nuovo modello pubblicitario, comunque in continua Evoluzione, 1+1=3”   😉

 

 

 

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Image courtesy of [jesadaphorn ] at FreeDigitalPhotos.net

web 2.0

Dal web 2.0 al web 4.0

Con il web 2.0 sembrava che gli utenti avrebbero potuto ottenere tutto quello che avrebbero voluto da internet. In realtà è un sistema che si traduce in un sovraccarico di informazioni.

La ricerca web, con il Web 3.0 si arricchisce di nuovi concetti.

  • Ricerca contestuale
  • Ricerca personalizzata
  • Ricerca su misura
  • Ragionamento deduttivo
  • Evoluzione del Web 3D

Web 2.0 è collegamento di pagine web tra loro, condivisione dei dati tra siti web e applicazioni con l’uso di social networking.

Il potenziale effettivo del web 3.0 standard è ancora da realizzarsi per dimostrare l’effettiva potenza rispetto al web 2.0 standard  .

Il Web 3.0 utilizza robot, che sono abbastanza intelligenti di prendere decisioni in assenza di qualsiasi interferenza utente.

Con il Web 3.0 qualsiasi tipo di contenuto potrà essere facilmente comprensibili da qualsiasi altro programma per computer attraverso il significato semantico comune espresso dalla pagina. Web 3.0 consentirà un ampio sviluppo e uso del 3D.

In futuro, con l’internet delle cose, il web, oltre a collegarsi al telefono cellulare, si collegherà alle automobili, ai vestiti e ai forni microonde

Si arriverà così al Web 3.0, il nuovo passaggio dalla connessione tra persone a quella tra le cose. Saranno gli oggetti a parlarci e a darci informazioni. Web 3.0 si evolverà  in termini di  intelligenza artificiale, web semantico e macchine intelligenti fino ad arrivare al Web 4.0, un punto di sviluppo dell’intelligenza delle macchine, per il quale Internet diventerà il ​​computer planetario, una gigantesca rete di interazioni molto intelligenti, dove l’interconnessione e la comunicazione  tra cose e persone genereranno il processo decisionale.

  • Web 1.0 è Web tradizionale è “web marketing” .
  • Web 2.0 è Web sociale è “social media marketing”
  • Web 3.0 è Web semantico è “semantic/contextual discovery–search marketing”  .

Web 4.0 è Web ubiquo “u-marketing”  Tutto questo avrà conseguenze a livello sociale e di marketing: si parlerà di ubiquity marketing, ovvero il marketing presente ovunque, a seguito del sempre minore confine tra reale e virtuale.