Social Network

I Social Network: una panoramica

Social Network e Social Media

 

Quotidianamente abbiamo a che fare con quelli che vengono definiti social network, che crescono nel numero di utilizzatori da ormai almeno un decennio e per questo vengono considerati e utilizzati dalle imprese in abito promozionale.

Innanzitutto chiariamo la distinzione tra social network e social media. Il Social Media, secondo Wikipedia, “È un termine generico che indica tecnologie e pratiche online che gli utenti adottano per condividere contenuti testuali, immagini, video e audio” , mentre il Social Network è una rete sociale. “Una rete sociale consiste di un qualsiasi gruppo di individui connessi tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari” .

Il Social Network, quindi, è una rete e si riferisce alle persone, il Social Media è uno strumento on line e riguarda i contenuti; nell’ambito dei Social Network ci si sente, in un certo senso, liberi di esprimersi, mentre quando si usano gli stessi mezzi come Social Media si è comunque liberi nell’azione, ma si è portati a pubblicare ciò che si ritiene rilevante per l’esterno, si ragiona in termini di audience.

 

Social network: alcuni tra i più rilevanti

 

Non tutti i social network sono uguali.  Tra i social media grande rilevanza in termini numerici ha Facebook che ha raggiunto 1,9 miliardi di utenti unici (facebook.com/zuck, Maggio, 2017).

 

Essere su Facebook a livello utente è un po’ come stare con gli amici al bar. È il social più trasversale, utilizzato da utenti di qualsiasi età, sesso e interessi. Molto diverso l’andamento di Google plus che nacque per essere diretto concorrente di Facebook, ma sta conoscendo un declino e fasi di revisione alterne.

Instagram è il social della condivisione di  immagini da mobile. Si tratta del social con il tasso di interazione più alto in assoluto, raggiunge oltre 700 milioni di utenti e sta crescendo molto anche nel nostro paese superando Twitter.

 

Twitter che raggiunge circa 328 milioni di utenti mensili ( Twitter Q1 2017 ) evidenzia ciò che sta accadendo. E’ un servizio web che permette di pubblicare, anche attraverso un dispositivo mobile, piccoli messaggi di testo della lunghezza massima di 140 caratteri di testo effettivi, esclusi quelli multimediali, visibili da tutti o da un certo gruppo; è un social network che sta conoscendo al momento una fase di declino.

 

Pagina Facebook Zuckelberg (3 maggio 217)
Pagina Facebook Zuckelberg (3 maggio 217)

LinkediIn con oltre 500 milioni di membri in più di  200 paesi (https://press.linkedin.com/it-it/about-linkedin/ ,  maggio 2017) è la piattaforma dedicato all’ area professionale, un social Network che aggrega impiegati, manager, professionisti, utile alla creazione e al consolidamento delle relazioni tra i membri appartenenti al network.

I social network sono molti, ne nascono continuamente di nuovi. Tra quelli  più giovani e in forte crescita  merita particolare attenzione Snapchat, che viene utilizzato quotidianamente da oltre 150 milioni di utenti (www.snapchat.com, maggio 2017).

Si tratta di un’applicazione che consente di scambiarsi foto e brevi video (della durata massima di 10 secondi) che vengono cancellati automaticamente al termine della visualizzazioni.

 

Perché utilizzare i Social Network 

 

I Social Network offrono la possibilità di  essere utilizzati come dei media dalle aziende e dai professionisti che possono aumentare la propria visibilità, partendo dalla conoscenza  del proprio pubblico per trovare nuovi clienti e fidelizzare il proprio network.

Fondamentale sarà mettere in atto una propria strategia e un piano editoriale, caratterizzato da contenuti che raccontino il brand, la sua storia e soprattutto quella dei suoi clienti, che sono diventati oggi ConsumAutori.

 

E’ necessario partire da obiettivi chiari, conoscere il proprio target, creare un piano editoriale, monitorare e saper interagire con i propri utenti tramite azioni strategiche, commenti e richieste di aiuto.

Non dimentichiamo poi che il mondo del web è in continua e veloce evoluzione: nuovi social nascono quotidianamente così come nuove modalità di azione sugli esistenti, per non parlare dei meccanismi di monitoraggio che consentono una revisione in progress dei risultati delle campagne on line.

E allora via sulla matrice dei Social Media-Network, tra sociale e individuale, tra business e divertimento, tra un contratto e un aperitivo…si naviga a vista e ci sono molte cose da imparare per essere dei bravi Ammiragli, negli affari come tra la gente!

LinkedIn o NON Linkedin?

LinkedIn o NON Linkedin?

LinkedIn
LinkedIn – Credito Nan Palmero

Se Facebook è il Social Network utilizzato prevalentemente  “per fare due chiacchiere” tra amici quasi come se si fosse al bar, LinkedIn è la piattaforma dedicato all’area professionale, che da tempo sta portando avanti un processo di sviluppo in termini di migliorie contenutistiche e di utilizzo crescendo anche in numero di utenti . Importante dunque chiedersi se, ma soprattutto “Come” essere presenti all’interno di questa community.

Vediamo il “Perchè” attraverso qualche dato e una descrizione del Social Network secondo le risposte alle 5W del giornalismo anglosassone.

Who – Il social Network LinkedIn

 

LinkedIn è un servizio web di rete sociale, gratuito (con servizi opzionali a pagamento), impiegato principalmente per lo sviluppo di contatti professionali, come viene definito da wikipedia.

 

What – Cosa fa LinkedIn

 

LinkedIn si differenzia da altri Social Network per la specifità dei contenuti, target e opportunità offerte.

E’ un social Network professionale che aggrega impiegati, manager, professionisti, utile alla creazione e al consolidamento delle relazioni tra i membri appartenenti al network.

 

When – L’origine di LinkedIn

 

LinkedIn è un’importante rete sociale professionale, lanciata nel 2003, il cui fondatore è Reid Hoffman.

Reid_Hoffman
Reid_Hoffman

L’attuale Chief Executive Officer (CEO) è invece Jeff Weiner, cui Hoffman lasciò la posizione di Presidente.

Fonte: Ourstory

How (much) – I numeri di LinkedIn

 

Nel mondo gli iscritti al Social Network LinkedIn sono circa 364 milioni (Fonte: https://press.linkedin.com/about-linkedin, maggio 2015).

 

In Italia il numero degli utenti di LinkedIn cresce in maniera sempre maggiore e conta oltre 7 milioni di utenti registrati.

 

Where – Dove è diffuso

 

Essendo un social network del mondo della rete come la rete stessa non conosce spazio-tempo. Ci si può connettere a qualunque ora da qualunque parte del mondo, anche grazie alla comoda App per mobile, nel vasto mondo globale e globalizzato.

I paesi che utilizzano il social network come si può ben vedere dal grafico sono parecchi e così suddivisi in termini di iscritti per area.

 

Global Membership LinkedIn

 

 

Why – Perché usare LinkedIn

 

 

networking
Networking

L’uso di Linkedin permette di incrementare in maniera esponenziale il numero di contatti professionali con cui è possibile interagire e sviluppare opportunità di business.

Il principio delle connessioni

LinkedIn si basa sul principio dei gradi di separazione, per cui gli utenti registrati possono creare una lista di persone ritenute interessanti ed affidabili, denominate “connessioni”, che possono andare a incrementare tramite l’invito ad altri membri della Community del proprio network.

L’utente può interagire, oltre che con le persone della lista che ha creato, anche con quelle di secondo grado, che sono tutte le connessioni delle sue connessioni e con quelle di terzo grado, ovvero tutte le connessioni delle connessioni delle sue connessioni.

 

 

LinkedIn non è un semplice CV!

LinkedIn is a “Relationships Matter ” !

 

Alcune delle più importanti opportunità offerte da LinkedIn a livello personale/professionale:

  • promuovere il proprio profilo, aumentando la visibilità professionale
  • trovare nuove opportunità lavorative
  • avviare possibilità di collaborazione con gli altri componenti della Community, estendendo la propria rete di contatti => Networking
  • pubblicare offerte e ricercare potenziali candidati
  • iscriversi a Gruppi di settore e partecipare attivamente
  • rimanere aggiornati tramite le news condivise e LinkedIn Pulse
  • aggiungere il link al proprio profilo nei siti con cui si collabora e sugli altri social networkOvviamente alla reputazione contribuirà in modo indiretto la qualità dei contenuti condivisi negli Aggiornamenti, che andranno a caratterizzare le proprie competenze e professionalità, come pure l’eventuale pubblicazione di contenuti nel Blog di LinkedIn (Pulse), ottimo strumento di Personal Branding che andrà a rafforzare la propria autorevolezza dimostrando le proprie competenze.

La possibilità di aggiornare il proprio curriculum, e di raccomandare ed essere raccomandati tramite:

  • endorsement (appoggio, riconoscimento)
  • una vera e proprio segnalazione (raccomandazione) scritta simile alla referenza

permette di costruire la propria reputazione professionale.

 

Reputation
Reputation – Credit at Stuart Miles at FreeDigitalPhotos.net

Se poi pensiamo alla Search Engine Optimization (SEO) come una attività legata ad acquisire visibilità come brand o come professionista può essere utile un buon profilo LinkedIn per controllare la propria identità on line quando si compare nei risultati del motore di ricerca SERP (Search Engine Research Page).

 

Esistono poi possibilità a livello di azienda nell’utilizzo della Pagina Aziendale, nonché le varie attività promozionali mediante LinkedIn ads che può utilizzare sia il professionista/privato che l’azienda

 

 

How – Come utilizzare LinkedIn

 

Una variabile fondamentale è sempre quella dell’ HoW, ovvero il “come si fanno le cose”, che può cambiare facilmente la prospettiva in qualunque attività OFF Line, come ON Line nell’area dei Social Network.

Nel caso di LinkedIn porrei l’attenzione sul fatto che in questo Social Network noi ci rivolgiamo a delle persone e così come nella vita reale va costruita una relazione graduale, che parta da un contatto iniziale e vada nella direzione di un’interazione continua per creare una vera e propria Relazione.

 

Interaction
Interaction – Credit: jscreationzs at FreeDigitalPhotos.net

Ciò significa, per esempio, che nel momento in cui si fa richiesta di collegamento sia bene accompagnarlo da un messaggio personalizzato, che denoti un interesse reale e mirato verso l’interlocutore.

E’ fondamentale porre attenzione al target cui ci vogliamo rivolgere, per cui è molto più importante del numero di collegamenti la qualità degli stessi in termini di rilevanza rispetto al nostro business o agli obiettivi che ci siamo preposti.

Cre-Azione e Con-Divisione di contenuti attinenti al business di settore e Inter-Azione sono dunque leve su cui porre grande attenzione nell’ottica del “Come agire” su questo Social Network.

 

A questo punto direi che possiamo concludere questa sintesi sul mondo di LinkedIn rispondendo alla domanda presente nel titolo dell’articolo rispondendo “Io LinkedIn” 😉 .

Consiglio fortemente l’utilizzo di LinkedIn come strumento di promozione personale nell’ottica di sviluppo del proprio Personal Branding.

E voi cosa ne pensate? 🙂

 

 

 

 

Image courtesy of Nan Palmero

Image courtesy of [Stuart Miles ] at FreeDigitalPhotos.net

Image courtesy of [ jscreationzs ] at FreeDigitalPhotos.net

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Marketing NOT-Marketing, la nuova edizione del libro di Patrizia Pastore

Marketing not-marketing
Marketing not-marketing

È uscita la nuova edizione di Marketing NOT-Marketing di Patrizia Pastore, edito da Giunti.
A un anno dall’uscita della prima edizione, il nuovo libro rivaluta e rafforza le idee e le nozioni alla base di una buona strategia di  NOT Marketing, alla luce soprattutto dei rapidi cambiamenti avvenuti nel frattempo online: l’aggiornamento di un’utile panoramica dei social network e social media più significativi.

Si è mantenuto uno stile chiaro e scorrevole come nella prima edizione, caratterizzato da collegamenti al quotidiano, cercando di rivolgersi sempre di più a un pubblico di non addetti ai lavori, tutti coloro che sono curiosi di scoprire il fantastico “mondo web” dalla storia (Arpanet) fino al futuristico web 4.0 (Ubiquity), e abbiano voglia di comprendere cosa ci può essere dietro al “MONDO SOCIAL” e dentro il “MONDO SOCIALE” con cui si vive quotidianamente.

Tipica dello stile è la presenza di molti casi studio che possono esemplificare i metodi di fare NOT-marketing utili a promuovere il proprio business on line e non solo.

Scorrendo le pagine del libro scoprirete che cos’ è il “marketing-not-marketing” e i suoi possibili sviluppi nel futuro del commercio sul web.

 

Ultima novità, ma non di secondaria importanza: rispetto all’ edizione precedente il prezzo di vendita è stato ridotto a 14.90.

Disponibile in formato cartaceo e nei diversi formati digitali, in tutte le librerie e on line.

Da non dimenticare  l’acquisto  “GREEN”, grazie alla certificazione  FSC®, che testimonia l’uso di prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera responsabile.

 

La (Ri)(E)voluzione del NOT Marketing

 

Nell’ epoca contemporanea dello sviluppo dei nuovi media, dei social network e della velocità dell’informazione, il concetto di marketing come lo abbiamo sempre inteso cambia volto per  adattarsi ai nuovi “clienti” e agli innovativi mezzi di trasmissione dei messaggi. Ecco che “not-marketing” diventa la parola d’ordine del tempo presente: negazione di un sistema statico di intendere i rapporti di scambio  e  base di partenza per un modo del tutto nuovo di fare mercato.

 

Già nel recente passato Gerd Gerken aveva ipotizzato la fine del Marketing tradizionale nel suo “Addio al Marketing”, preludendo l’attualità fatta da un Marketing innovativo dove protagonista è il ConsumAutore.

Il marketing not marketing è un’evoluzione del marketing tradizionale, integrato e rinnovato alla luce di una nuova concezione di “cliente” e “consumatore”. In un contesto economico-sociale di profondo dinamismo , caratterizzato dall’‘avvento delle nuove tecnologie, dai PC ai tablet agli smartphone, e con l’utilizzo sempre più capillare di Internet e dei social network, il consumatore è divenuto infatti un vero e proprio “ConsumAutore“, in grado di confrontarsi sempre più direttamente con le aziende produttrici e, quindi, di influenzarle.

 

Il not marketing intende creare una relazione interattiva ed emozionale con il non-cliente, cioè la persona, senza imporsi in modo aggressivo, ma cercando di soddisfare le sue scelte secondo quattro nuove leve, le 4 V del NOT-Marketing: Valore, Verità, Vicinanza, Valutazione.

Questo metodo nasce dall’ascolto dei bisogni del target attraverso il canale web, che utilizza come strumento di promozione. Si tratta di creare passaparola on line (rumors on line, viral marketing) e portare i consumatori stessi alla promozione dei prodotti/servizi (evangelism) attraverso i canali web.

 

NOT Marketing adotta una strategia di tipo pull, che va a sostituirsi alla modalità push di tipo seduttivo e impositivo, che vada a incontrare le vere esigenze del ConsumAutore, il Marketing per Essere e non per Avere, costruito in collaborazione co-creativa con il proprio Cliente Non-Cliente.

Le parole d’ordine del NOT-Marketing sono collaborazione, condivisione, comunicazione, co-creazione, che trovano la propria strada grazie a una serie di strumenti presenti in rete, che consentono quel passaparola on line di chi è  realmente interessato ai prodotti, ai servizi e alle persone.

 

Titolo: Marketing NOT Marketing
Autore: Patrizia Pastore
Pagine: 320
Editore: Giunti Editore
Prezzo: 14,90

Clicca qui per avere Marketing not-marketing 

 

Social Network

I nostri PerCorsi

 SOCIAL MEDIA MARKETING E WEB 2.0
seo
Social Network

In questo PerCorso andremo ad analizzare il contesto di riferimento, multimediale e multicanale, che ha portato a un nuovo modo di fare marketing consentendo una rapida crescita del settore dei Social Media. Verrà delineata una mappa dei principali social network in rete, delle loro tipologie, diffusione e modalità di utilizzo  in modo  strategico. Si partirà da un’analisi strategica per  poi individuare le principali leve concrete di utilizzo per la promozione sul web, individuando   indicazioni   pratiche  sulle  possibili integrazioni dell’uso  dei Social Network con l’attività d’impresa, con riferimento ai principali  Social Network esistenti

Web 2.0, interconnettività, trends futuri
Scenario Digitale generale
Rumors On Line e Viral Marketing
Oltre Facebook: Twitter, LinkedIn, i blog e gli altri canali digitali

Il Piano editoriale
Social Network e Social Media
Panoramica degli utilizzi dei social media: obiettivi e strumenti, differenze

I social Network ed il marketing
Gli obiettivi di un piano di social media marketing

I social media al servizio del professionista e dell’azienda: obiettivi e modalità
Facebook: strumenti ed opportunità. Fan Pages, Applicazioni e viralità
Twitter: differenze con Facebook ed opportunità di utilizzo per l’impresa
Linkedin: come migliorare la propria personal reputation e trovare nuovi clienti

Le statistiche: introduzione alla social Analytics

Case History
Esempi di pagine/profili gestiti dai grandi brand
Esercitazioni

                                                                          

 POSIPOZIONAMENTO NEI MOTORI DI RICERCA (SEO)

Seearch Engine Optimization
Search Engine Optimization

I motori   di ricerca   costituiscono uno  tra  i più  importanti strumenti in grado   di portare traffico  e business al proprio  sito  web.  Un attore   dominante, Google,  può  influenzare in modo   significativo il destino di un’iniziativa web.  In questo percorso parleremo quindi  di Sem come insieme di due attività principali:   la Seo (Search   Engine Optimization o posizionamento  naturale) e  il Ppc  (Pay  Per   Click  o  posizionamento     sponsorizzato). L’obiettivo    del    percorso   sarà    quello    di   comprendere   il funzionamento dei motori di ricerca  e i principi generali  del Sem, conoscere gli elementi di base del SEO e introdurre il PPC.

Obiettivi del sito
Introduzione ai motori di ricerca: Motori di ricerca, directory
Web Marketing: il sito web e il suo posizionamento
Posizionamento nei motori di ricerca: come farsi trovare nei motori di ricerca

Fattori interni al sito Internet (onsite) Fattori esterni al sito Internet (off site)
Social Media
Introduzione ai principali Social Network

Le parole chiave
Introduzione a Google Adwords
Le statistiche: introduzione alle web analytics
Web PR e link building
Scrivere per il web: alcune regole della scrittura online Individuazione dei canali e siti in cui scrivere article marketing Blog di settore e forum tematici per le web PR

Case History
Esercitazioni: dalla teoria alla pratica

 

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Social Media: quali origini?

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Preistoria social media

 

 

I social Media? Da dove partono? Dalla Preistoria? Se li identifichiamo nelle modalità di comunicazione e linguaggio è possibile. L’essere umano sviluppava il linguaggio oltre 100.000 anni fa. Era ’Homo Sapiens. Se, però, con Social Media, intendiamo lo strumento sociale di condivisione possiamo andare un po’ oltre. Si parte dal servizio postale dell’antichità (550 a.C.), per passare al telegrafo (1792), al telefono (1871), alla radio (1891) per arrivare all’email (1971) e all’ IRC o Instant Relay Chat (1988).

Gli anni ‘90 sono quelli dei “moderni” social media come Napster eBlogger (1999), mentre gli anni 2000, vedono protagonisti Community e Social Network che realizzano l’ubiquità dei social media.

Oggi molteplici piattaforme del mondo virtuale, come per esempio, Wikipedia, Myspace, Delicious, LinkedIn, Facebook, YouTube, Twitter, Pinterest, Instagram ,Tumblr, FriendFeed sono in grado di fornire importanti servizi alle comunità e incontrare il bisogno di socialità e interazione che appartiene all’essere umano fin dalle origini, come evidenzia la spiritosa vignetta “preistorica” di cui sopra 🙂

La storia ci mostra quindi come non esista a un tempo definito per quegli aspetti connessi alla natura umana, che trascendono l’evoluzione tecnologica delle società.
Si tratta di comunicazione, socialità, collaborazione, condivisione, aspetti caratteristici delle molteplici forme di aggregazione in comunità che gli esseri umani hanno sempre messo in atto per sentirsi appartenenti a un gruppo di riferimento (tribù, religione, famiglia) superando quel senso di solitudine legato alla consapevolezza (coscienza del sé) che distingue l’uomo dagli altri esseri viventi.
 
Alle comunità reali si sono affiancate le community virtuali del mondo “internettiano”, mostrandoci come in realtà l’essenza della natura di ciascun essere non cambia, ma si evolve in tecnologia e modalità applicative nuove.
Contenuti e Privacy

Contenuti su Facebook

contenuti

I contenuti pubblicati su Facebook (o su altri social network) a chi appartengono?

 Facebook e i nostri contenuti (es foto, video)

L’utente è il proprietario di tutti i contenuti e le informazioni pubblicate su Facebook e può controllare in che modo possono essere condivise mediante le impostazioni sulla privacy e le impostazioni delle applicazioni. Inoltre:

  1. Per quanto riguarda i contenuti coperti da diritti di proprietà, ad esempio foto e video (“Contenuti IP”), l’utente concede a Facebook le seguenti autorizzazioni, soggette alle impostazioni sulla privacy e alle impostazioni delle applicazioni: l’utente concede a Facebook una licenza non esclusiva, trasferibile, che può essere concessa come sottolicenza, libera da royalty e valida in tutto il mondo, per l’utilizzo di qualsiasi Contenuto IP pubblicato su Facebook o in connessione con Facebook (“Licenza IP”). La Licenza IP termina nel momento in cui l’utente elimina il suo account o i Contenuti IP presenti sul suo account, a meno che tali contenuti non siano stati condivisi con terzi e che questi non li abbiano eliminati”

Facebook può fare quindi ciò che vuole con i contenuti da noi caricati, fino a quando noi non  decidiamo di eliminarli
Quando carichi un contenuto su Facebook, come per esempio foto e video, lo concedi in licenza al gestore del servizio (Facebook).

Ecco qua al seguente link potete trovare i termini e condizioni (sopra al punto 2.1)

Noi e il caricamento di contenuti altrui su Facebook (es. foto, video)

Per ogni foto caricata dovremmo avere l’autorizzazione alla pubblicazione da chi compare nella foto (diritto all’immagine). Questa autorizzazione ovviamente non viene quasi mai richiesta, soprattutto se si tratta di amici. Se l’immagine si riferisce a soggetti in situazioni ridicole, imbarazzanti, sconvenienti o in ambiti che potrebbero comunque ledere la sfera legata al decoro e all’onore potrebbe costare anche una denuncia. Attenzione quando pubblichiamo contenuti!

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Sempre più Nonni su Facebook!

Sempre più Nonni su Facebook!!!

Facebook ha festeggiato 10 anni il 4 febbraio. La tendenza del Social Network in Italia è il crescente aumento della fascia di età over 56, mentre i giovanissimi preferiscono modalità di contatto di instant messaging quali what’s up.
La quota di iscritti che cresce di più è quella degli over 56, con un incremento annuo del 40%, passando dalle 12 mila unità del 2008 ai due milioni e 236 mila di oggi Osservatorio di Vincenzo Cosenza.

Ecco il grafico che evidenzia la tendenza nel nostro Paese.

 

facebook_età
Facebook_età

 

Rumors on Line

Rumors on Line

il segreto

Da una ricerca americana (Scharpe Partners), di qualche anno fa, emerge che il 75% delle scelte degli acquisti avvengono su consiglio degli amici. Molte informazioni circolano sulla rete e le aziende fanno sempre più attenzione a ciò che di loro si dice “on line” Ecco perché diventa strategico conoscere il pensiero degli “internauti” ed andare a interagire con gli stessi. Esistono diverse strategie di marketing volte a far parlare di un prodotto/servizio. Le principali sono le seguenti: Il Buzz Marketing (rumore) si riferisce al ronzio delle api che creano buzz (ronzio) nel web. Il rumore diffuso è conversazione attorno a prodotti, aziende e marchi
Il Viral Marketing (contagio della comunicazione) è una tecnica che si pone l’obiettivo di contagiare quante più persone attraverso l’originalità e l’impatto della propria comunicazione e a far sì che questi (consapevolmente, inconsapevolmente, gratis, a pagamento) vadano in giro sul web a cercare, parlare e far parlare del prodotto/marca/servizio
WOM (passaparola)è un’attività volta a generare “passaparola C-2-C”, mediante un meccanismo di propagazione in base al quale l’azienda lancia stimoli a soggetti anticipatori/mediatori e successivamente avviene la diffusione e il passaparola (“marketing virale”). I messaggi non sono trasmessi in modo lineare ma facendo leva su dinamiche a matrice all’interno dei sottogruppi di network
Si tratta di awareness su un evento riguardante la marca (“buzz”) consiglio personale o raccomandazione relativo all’uso della marca (“advocacy”)